Vigna del Convento


La vigna del Convento è l’ultimo cru in ordine di tempo ritagliato all’interno della superficie dei vigneti piantati nel comune di Capestrano. È costituita di 4,5 ettari che si stendono nella parte più alta dei terreni, un tempo coltivati a vigne e orti, di pertinenza dell’antico Convento di San Francesco, edificato a partire dalla metà del XVº secolo su un colle che domina il piccolo borgo di Capestrano. Fondato da San Giovanni da Capestrano (1386 – 1456), che insieme a San Bernardino da Siena diffuse il Francescanesimo nel mondo, il convento è oggi uno scrigno che racchiude la storia di questa parte del territorio abruzzese in una biblioteca ricca di antichi manoscritti e bolle papali originali.

Nel 2003 abbiamo piantato le barbatelle del Montepulciano d'Abruzzo dell'antico vigneto Popoli, su un terreno magro e ricco di scheletro ma con una buona componente argillosa che consente al terreno di trattenere l'acqua alleviando lo stress idrico delle viti nei periodi più dormienti. Con la sua esposizione a sud-est e il sole così costante, durante il suo primo anno il vigneto ha affrontato la vendemmia più calda del secolo scorso. Un'altra difficoltà iniziale è stata la scoperta nel 2004 di una clorosi ferrosa, che ha messo a rischio lo sviluppo delle radici delle viti e che, per essere sradicato, ha richiesto cinque lunghi anni di impegno e cura per le singole piante. Il microclima così diverso da quello dell'altopiano di Popoli ha due conseguenze importanti: qui la vendemmia avviene in media da due a tre settimane prima a seconda dell'annata ed un Montepulciano d'Abruzzo che si distingue per potenza e concentrazione rispetto a quelle prodotte negli altri cru di Valle Reale.